CONCERTO 03 maggio 2014 – Oggiono – Sala Consiliare ore 21.00

Ospiteremo per il secondo concerto della Rassegna Oggiono Musica, un duo molto particolare : trombone – euphonium e pianorforte. Ve li presentiamo di seguito.

Alessandro Castelli

Alessandro Castelli

Alessandro Castelli

Alessandro Castelli si è diplomato nel 1992 in Trombone sotto la guida del M° Giancarlo Corsini, presso l’Istituto Musicale Pareggiato “Gaetano Donizetti” di Bergamo. Ha studiato inoltre con diversi musicisti di fama internazionale come Velvet Brown, Michel Bequet, Giuseppe Grandi, Jaques Mauger, Floriano Rosini, Andrea Conti, Fabio Sampò, Rex Martin, Torsten Edvard, Andrea Bandini e Daniele Morandini.

Nel 2007 ha conseguito il Diploma di Secondo Livello in Discipline Musicali (Trombone, specializzazione in Euphonium) presso il Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara, con il massimo dei voti e la lode, sotto la guida del M° Corrado Colliard e nel 2011 si è diplomato in Tromba come privatista presso l’Istituto Superiore di studi Musicali “Gaetano Donizetti” di Bergamo.

Ha collaborato con diversi Teatri e Orchestre, come il Piccolo Teatro Di Milano-Teatro D’Europa, l’Orchestra di Fiati della Valtellina, il Teatro di Sassari, il Teatro alla Scala, l’Orchestra Stabile “G. Donizetti” di Bergamo, l’Orchestra Stabile di Como, l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della R.A.I. e l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali. Ha collaborato col Divertimento Ensemble, storico gruppo milanese che si occupa della diffusione della musica contemporanea.
In diverse occasioni si è esibito con copie di tromboni rinascimentali e classici, sia con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali che con altre formazioni, come l’Ensemble Zefiro e l’Orchestra “Il Diletto Moderno”.
È trombonista ed euphonista del Milano Luster Brass, uno dei più conosciuti quintetti d’ottoni italiani.
Nel 1993 ha cominciato ad occuparsi della prassi esecutiva e improvvisazione nel jazz, genere per il quale ha ideato diversi progetti, collaborando con alcuni tra i più conosciuti musicisti italiani e non solo, come, Mauro Parodi, Danilo Moccia, Maurizio Aliffi, Franco D’Auria, Giulio Visibelli, Lucio Terzano, Livio Gianola, Louis Agudo, Alessandro Bosetti, Michel Doneda, Skip Hadden, Guido Bombardieri, Felice Reggio, Massimo Falascone, Tito Mangialajo, Giancarlo Locatelli, Maria Patti, Beppe Caruso, Marco Detto, Maurizio Giammarco e Fabrizio Bosso. Nel 2007 ha pubblicato il CD “…non è una malattia…”, con Giuseppe Emmanuele, Marco Castiglioni, Alberto Mandarini, Bruno Lavizzari, Riccardo Fioravanti, Giorgia Sallustio e Antonio Speziale.
Nell’ambito della musica leggera ha suonato con, tra gli altri, Ron, Alex Baroni, Enrico Ruggeri, Dee Dee Bridgewater, Randy Crawford, Spagna, Umberto Tozzi, Antonella Ruggiero, i Pooh, Luisa Corna, Simona Bencini, Irene Fargo, Milva e i Nomadi.

Marcello Parolini

Milanese, si è diplomato in pianoforte (con il massimo dei voti) con L.Leonardi e in composizione con S.Gorli e U.Rotondi presso il Conservatorio G.Verdi.

Marcello Parolini

Marcello Parolini

Attivo principalmente come camerista in diverse formazioni, si dedica alla diffusione della musica contemporanea ed è direttore stabile dell’ ensemble Traiettorie Sonore, del Baveno Festival Ensemble (recente il successo di Das Lied von der Erde di G. Mahler) e del Gruppo Cameristico SIMC (da ricordare il concerto tenuto nella Sala Verdi del Conservatorio G. Verdi); è stato inoltre invitato a dirigere l’ensemble Musica XX ed il coro della Nuova Polifonica Ambrosiana. Ha suonato con l’Ensemble Nuove Sincronie (registrando per Radio France, BBC, RAI ed incidendo per Ricordi e Stradivarius), con il Divertimento Ensemble, il Tactus Ensemble, le orchestre Cantelli, G. Verdi e Milano Classica. Ha inciso per Agorà, Curci ed Eucled. E’ stato giurato del prestigioso “Gianni Bergamo Classic Music Award”.

Premiato in diversi concorsi, ha suonato per La Società dei Concerti, Teatro alla Scala, Matinée dell’Orchestra G. Verdi, Novurgia, ptba de Paris, Fondation Suisse di Parigi, G.M.I., Musica de Strasbourg, Fondazione Gulbenkian di Lisbona, Musiques en Scène de Lyon et Marseille, Gaudeamus di Amsterdam, Festival di Huddersfield, National University of Singapore, 6th Asia Pacific Harmonica Festival di Taipei, Concert Hall di Hong-Kong, Accademia di S.Cecilia di Roma, Società del Quartetto di Busto A., Nuova Polifonica Ambrosiana di Milano, Accademia Pianistica di Udine, A.gi.Mus. e Amici della Musica di varie località italiane. Titolare della cattedra di Lettura della Partitura presso la pareggiata Scuola Civica di Musica di Milano, all’intensa attività didattica ha affiancato per un triennio la direzione della Scuola Civica di Musica di Cassano d’Adda. Suona stabilmente in duo con il grande armonicista Willi Burger.

CONCERTO 26 APRILE 2014 – IMBERIDO – Salone S. Francesco, ore 21

Si apre il 26 aprile ad Imberido il consueto appuntamento musicale organizzato dal Comune di Oggiono, in collaborazione con la nostra banda.

Per questo primo concerto, saranno nostre graditissime ospiti le musiciste del quartetto d’archi Fanny Mendelssohn: Enrica Meloni, Anna Cima, Laura Riccardi e Martina Rudic. Nato da desiderio di fondere la passione per la musica ed il desiderio di lavorare insieme per “ricrearla”, il quartetto si compone di musiciste affermate, che collaborano ed hanno collaborato, anche ricoprendo il ruolo di prima parte, con alcune delle orchestre e degli ensamble più significativi del panorama musicale italiano quali, per citarne alcuni:’Orchestra del Teatro e la Filarmonica della Scala di Milano, l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra Toscanini di Parma, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, l’Orchestra del Teatro S. Carlo di Napoli, l’Orchestra Sinfonica della Rai di Milano, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra da Camera di Mantova, l’Ensemble Sentieri Selvaggi, il Divertimento Ensemble.

Quartetto d'archi Fanny Mendelssohn

Quartetto d’archi Fanny Mendelssohn

Singolare, ma non troppo per un quartetto appassionato e tutto al femminile, la scelta di dedicarlo alla sorella maggiore del celebre compositore Felix Mendelssohn.

Fanny Mendelssohn. Fonte: Wikipedia

Fanny Mendelssohn. Fonte: Wikipedia

Il talento di Fanny per la musica fu riconosciuto al pari di quello del fratello e ugualmente coltivato mediante un’educazione musicale eccellente, impartita dai migliori insegnanti dell’epoca. Purtroppo, nonostante il talento e la cultura, scontò sempre il suo essere donna in una società nella quale non era neppure pensabile costruirsi una professione al di fuori delle mura domestiche, tanto più in un contesto familiare borghese, le cui origini ebraiche rendevano ancora più necessario attenersi alle regole sociali. Per tutta la vita compose e tenne concerti, che rimasero confinati all’ambito familiare o poco più.

“… Lei stessa,si lamentò spesso, nelle lettere, delle pressioni familiari. In una lettera del 1836 a Karl Klingemann, un amico londinese di famiglia scriveva: «Se nessuno ti offre un’opinione o prende il minimo interesse nelle tue creazioni, col tempo si perde non soltanto tutto il piacere in esse, ma anche tutta la capacità di giudicare il loro valore…. non posso fare a meno di considerare un segno di talento il fatto che io non rinunci a comporre, benché non riesca a ottenere che nessuno si interessi dei miei sforzi».

Per chi voglia approfondire:

www.fannyhensel.de

www.womencomposers.org