Concerto 30 maggio 2014 – Oggiono Sala Consiliare – ore 21.00

Eccoci all’ultimo appuntamento della Rassegna Oggiono Musica 2014, che avra’ come ospite L’Orchestra di Fiati della Valtellina diretta da Lorenzo Della Fonte ed al Pianoforte il Maestro Andrea Carcano.

ANDREA CARCANO

Proveniente dalla scuola di Bruno Canino è impegnato in un’attività concertisticache lo vede ospite di importanti istituzioni italiane (Teatro Ponchielli di Cremona, Manzoni di
Milano, L.Rossi di Macerata, Manzoni di Bologna per Bologna festival, Società dei Concerti,Umanitaria, Novurgia, Musica del nostro tempo e festival Xenakis di Milano,

ANDREA CARCANO

ANDREA CARCANO

Accademia pianisticadi Imola, Amici della musica di Firenze, Arezzo, Palermo, Ragusa, Festival Autunno musicale eSocietà Carducci di Como, Biblioteca Angelica, Sala del Gonfalone, Palazzo Altieri di Roma, SalaScarlatti del Conservatorio e Università Federico 2° di Napoli, Festival Musicariva di Riva delGarda).

Con il gruppo Entr’acte è stato presente nel cartellone della stagione del Teatro Arcimboldi esuccessivamente in altre quattro stagioni al Teatro alla Scala. La collaborazione con ACAM direttada Mauro Ivano Benaglia ha inizio alla Nuova Fenice di Venezia e successivamente anche allasocietà del Giardino di Milano con il Triplo Concerto di Beethoven eseguito assieme a MatteoFedeli e Rocco Filippini. Successivamente è impegnato con la stessa orchestra in vari concerti diMozart e Haydn, nella Fantasia Corale op. 80 di Beethoven e nelle Variazioni su Fra Diavolo di Czerny. Invitato alle Settimane musicali di Stresa per l’esecuzione della Sonata n°6 op. 82 di Prokofieff nell’ambito dell’integrale delle Sonate, è chiamato ad interpretare il Concerto op.35 di
Schostakovic con l’orchestra sinfonica del Friuli Venezia Giulia in occasione delle celebrazioni delcentenario.

Andrea Carcano è stato invitato da Michele Campanella a partecipare alla giornata inaugurale dellemaratone Liszt all’Auditorium di Roma organizzate in collaborazione con la Liszt International Society, con un significativo programma dedicato alle opere della gioventù . In campo internazionale ha suonato ripetutamente in Svizzera (Festival di Davos, Festival Archipel di Ginevra, Zurigo Ittingen Kartause, Basilea, Lugano e Ascona), Lichtenstein, Francia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Spagna, Slovenia, Germania (un suo concerto ad Amburgo è stato registrato e diffuso dalla Norddeutscherrundfunk). E’ stato impegnato nel 2013 in due tour negli USA che
hanno toccato le città di New York, Philadelphia, Cleveland (Severance Hall), Chicago, Buffalo,Cincinnati, Houston, New Orleans, Baltimore, Charleston, Columbia.
Oltre al tradizionale repertorio (di recente ha frequentemente interpretato le variazioni Goldberg di Bach nella versione originale e in quella concertistica di F. Busoni) Andrea Carcano ha presentato molte opere trascurate di Alkan, Reger, Janacek, Godowsky (la leggendaria Passacaglia su tema dell’Incompiuta di Schubert), Tausig, C. Nielsen, Medtner, Dohnany, Schuloff e Korngold.
Nel campo della musica da camera ha presentato un considerevole repertorio in duo con artisti italiani e stranieri (ultimi in ordine di tempo la violoncellista americana Christine Walevska al festival di Lugano e il violoncellista francese Edgar Moreau) oltre a gruppi quali “I solisti dellaScala”, il “Trio d’ance italiano”, “Entr’acte – musicisti del Teatro alla Scala”, le prime parti dell’orchestra sinfonica della RTSI di Lugano, i Solisti dell’orchestra Mozart di Bologna (fondata e diretta da Claudio Abbado) coi quali ha eseguito la Suite op. 29 di Schönberg e Derive 1 di Boulez.

ORCHESTRA DI FIATI DELLA VALTELLINA

ORCHESTRA DI FIATI DELLA VALTELLINA

ORCHESTRA DI FIATI DELLA VALTELLINA

Nata nel 1991, l’Orchestra di Fiati della Valtellina svolge ormai da tempo un’attività di alto livello musicale. Dei quasi 150 concerti dati fino ad oggi, ne ha tenuti 18 in 7 Paesi europei, ed ha ottenuto importanti riconoscimenti a concorsi internazionali. Tra i gruppi “storici” che hanno dato il via al rinnovamento bandistico italiano alla fine degli anni ottanta, è l’unico ad avere una regolare programmazione concertistica ed un’attività di rilevanza internazionale, anche discografica.

L’OFV ha un vasto repertorio (più di 250 brani) che comprende, oltre a trascrizioni di musica sinfonica ed operistica, un significativo numero di opere originali per fiati, campo, quest’ultimo, in cui è considerata all’avanguardia in Italia, avendo al suo attivo 8 prime esecuzioni assolute e 34 prime esecuzioni italiane.

L’Orchestra è presente sul mercato discografico internazionale con 8 compact disc per le case Agorà (in coproduzione con gli “Amici della Musica” di Sondalo), Stormworks (USA), Mirasound (Olanda), AI Music, in cui collabora con grandi solisti quali Giorgio Gaslini, Gabriele Cassone, Maurizio Giammarco, Fabrizio Bosso.

Tra gli eventi, si segnalano la prima esecuzione italiana della “Symphonie Funebre et Triomphale” di Berlioz (1997), la partecipazione alla Conferenza Mondiale Wasbe di Lucerna (2001), la prima esecuzione mondiale della “Sinfonia delle Valli” di Giorgio Gaslini (2001), i tre concerti al Teatro Dal Verme di Milano, con importantissimi solisti per i “Concerti del Quartetto” (2002), trasmessi da RadioTre RAI, un concerto all’Auditorium della Radio Svizzera di Lugano e la partecipazione al festival “Mid-Europe” di Schladming (2003).

Ancora, l’esecuzione della Messa n. 2 in mi minore di Bruckner (2004), la medaglia d’oro al World Music Contest di Kerkrade e la partecipazione al festival di Corciano (2005), l’inaugurazione della mostra “Picasso & Dominguin” a Sondrio (2007), i 14 concerti in per il centenario del Credito Valtellinese e il concerto al Conservatorio di Milano con il tubista norvegese Øysten Baadsvik (2008), la prima opera lirica integrale andata in scena in Valtellina (L’Elisir d’Amore di Donizetti, 2009).

Nel 2011, per il ventennale di fondazione, ha dato in prima italiana la colossale Sinfonia n. 3 “Circus Maximus” di John Corigliano, con 75 esecutori, per la quale ha ricevuto gli elogi del grande compositore americano, in una lettera personale, scritta dopo aver visionato il dvd della performance.

Dalla sua fondazione è diretta da Lorenzo Della Fonte, e da alcuni anni affianca all’organico principale (circa 55 elementi) uno più piccolo (35 elementi) e una formazione cameristica (13/17 elementi) di grande validità artistica e storica. Dal 2010 presidente è Grazia Bertini.

LORENZO DELLA FONTE

LORENZO DELLA FONTE

LORENZO DELLA FONTE

Direttore d’orchestra specializzato nella letteratura per fiati, Della Fonte è docente di Composizione, Direzione e Strumentazione per Orchestra di Fiati presso il Conservatorio di Torino.

Nato a Sondrio nel 1960, si è diplomato in Clarinetto, Strumentazione per Banda e Musica Jazz. Ha studiato direzione d’orchestra in Italia e all’estero con J. Conjaerts, H. van Lijnschooten, R. Reynolds, E. Corporon, J. Cober, A. Spörri.

Nel 2000 ha ottenuto il Primo Premio assoluto al concorso internazionale per direttori d’orchestra “Prix Credit Suisse” di Grenchen.

Dal 1994 al 1998 è stato direttore principale della Civica Orchestra di Fiati di Milano, e attualmente dirige l’Orchestra di Fiati della Valtellina, complesso che ha acquisito un importante ruolo nel mondo fiatistico italiano e con il quale ha dato numerosi concerti in Europa.

Dal 1995 è direttore/docente della Giovanile Orchestra Internazionale di Fiati di Ripatransone, e inoltre dirige stabilmente la Società Filarmonica di Arogno (Svizzera). Dal 2009 al 2011 ha assunto, per concorso, la direzione della Banda Rappresentativa della Federazione dei Corpi Bandistici della Provincia di Trento, e dal 2011 è direttore dell’Orchestra di Fiati del Conservatorio di Messina.

Ha diretto, in oltre 570 concerti, 90 orchestre di fiati in 18 Paesi del mondo (12 europei, Stati Uniti, Canada, Giappone, Argentina, Brasile, Taiwan), risultando così il direttore di banda italiano più richiesto all’estero.

Tra i gruppi diretti vi sono le Orchestre di Fiati dei Conservatori di Udine e di Sassari, la festival Brass Band di Aosta, la Brass Band del Conservatorio di Torino, il Soli Wind Ensemble, i Fiati Filarmonici di Torino, la Stadtmusik Zürich, l’Orchestra di Fiati della Svizzera Italiana, la Blasorchester Südwind, la Banda Sinfonica do Estado de São Paulo, la Harmonieorkest Lemmensinstituut Leuven, il North Texas University Wind Ensemble, la Northern Iowa Wind Symphony, il WIBC Seattle, la Banda Municipal de Vitoria-Gasteiz, la Puteju Orkestra Riga, il Royal Irish Academy of Music Wind Ensemble, il Senzoku Gakuen Freshman Wind Ensemble.

Insegna direzione d’orchestra collaborando con Associazioni italiane, europee ed Università USA, ed è richiesto quale membro di Giurie, per concorsi bandistici, in tutta Europa.

Come compositore è autore di diversi brani originali e trascrizioni, pubblicati da Molenaar, Mitropa, Animando, Wicky, Eufonia e Scomegna: suoi lavori hanno ottenuto premi in concorsi internazionali e sono incisi, tra gli altri, sui CD “Voci Stanze Danze” (Animando) e “The Silken Ladder” (Molenaar).

E’ autore del libro “La Banda: orchestra del nuovo millennio” sulla storia della letteratura per fiati, pubblicato da Animando, e del romanzo storico-musicale “L’infinita musica del vento”, disponibile sui maggiori stores digitali.

Ha al suo attivo 14 CD per case discografiche statunitensi, svizzere ed italiane, regolarmente trasmesse da importanti stazioni radio in Europa e USA.

 

CONCERTO 10 maggio 2014 – Oggiono Sala Consiliare – Ore 21.00

Cari lettori,

con grande rammarico, Marco Detto non potra’ essere presente al concerto di sabato per motivi di salute.

Al suo posto suonera’ il duo : Giuseppe Emmanuele – pianoforte Yuri Goloubev – Contrabbasso, che vi presentiamo di seguito.

Abbracciamo Marco e speriamo di averlo come ospite a Oggiono il prima possibile !

GIUSEPPE EMMANUELE

Giuseppe Emmanuele - Fonte: www.robertocifarelli.com

Giuseppe Emmanuele – Fonte: www.robertocifarelli.com

Nel 1981 inizia la sua attività come pianista jazz, con la “Royal Big Band”.

Nel 1983 forma con Massimo Greco  l’AETNA JAZZ QUINTET, gruppo che si distingue subito per l’originalità degli arrangiamenti, partecipa, infatti, a numerosi festivals e registra concerti per RAI 3 e una sigla televisiva  “Bordeaux” (sempre per RAI 3).

Nel 1987 costituisce la CBO (CiTy Brass Orkestra) e alla guida di questa formazione collabora con Jazzisti di fama storica, quali: “Hannibal” Marvin Peterson (con lui eseguirà in prima nazionale la sinfonia  “FLAME OF SOUTH AFRICA” con l’Orchestra Sinfonica del Teatro Massimo Bellini di Catania); -Lee Konitz – Jon Hendricks- Jack Walrat, con quest’ultimo è presente nel CD “THE SICILIAN JAZZ COLLECTIONS vol 3” – Phil Woods, con cui incide il doppio CD  “PHIL ON ETNA” (Philology)

 Nel 1989 vince come miglior gruppo al concorsoJAZZ EMERGENTE” di Forlì. Nello stesso anno partecipa al concorso internazionale per arrangiatori e compositori “BARGA JAZZ”, classificandosi al secondo posto. Ancora nel 1989 incide il primo album a suo nome: “A” WALTZ FOR DEBBY (Splasc(h)), con Pietro Tonolo e Paolo Fresu, Nello Toscano E Pucci Nicosia.                                                                                                                       

Il  disco, che ottiene gli elogi della critica sia nazionale che internazionale, gli fa guadagnare uno spazio nel DIZIONARIO ENCICLOPEDICO DEL JAZZ (Curcio).

 Collabora con i maggiori musicisti  italiani, suona ed incide con: -Massimo Urbani “OUT OF NOWHERE” (Splasc(h)) – Franco Cerri – Mauro Negri – Enrico Rava e Claudio Fasoli che insieme ai già citati Tonolo e Fresu partecipano alla realizzazione del riuscitissimo “NORTH, S OUTH OR VICE VERSA” (AV ARTS) che lo proietta all’ottavo posto della classifica dei NUOVI TALENTI (Top Jazz ‘94). Altre incisioni al suo attivo sono: “REFLECTIONS IN JAZZ” (Splasc(h)) in quintetto, “PINK SUNRISE” (Naima Jazz) ancora una volta con la CBO e “WINTER SKY” (Pentaflowers) di Nello Toscano ed Enrico Rava, nella duplice veste di pianista ed arrangiatore.

 Nel corso degli anni collabora e suona con numerosi jazzisti di fama internazionale, tra cui: Jimmie Owens, Charles Tolliver, Stevie Grossman, Lew Soloff, Dusko Goicovic, Chico Freeman e le cantanti Anne Ducros e Cheryl Porter.

 Nel ’93 incide “INTO THE TRADITION” servendosi della CBO e della collaborazione del sassofonista afro-americano Larry Smith.

Nel 1996 incide il disco: “FROM USA TO MEDITERRANEO” (Splasc(H)), segnalato dalla critica statunitense come “Disco consigliato” (Cadens).  Nel 1999 viene pubblicato “REFLECTIONS IN JAZZ N° 2”, dove Emmanuele fa anche uso dell’orchestra sinfonica, e l’autorevole catalogo “ THE PENGUIN GUIDE TO JAZZ”,  lo classifica come “grande disco”.

 Nel 2001 incide il suo secondo lavoro in Trio “CAFE’ DE LA RENAISSANCE” con il contrabbassista Alberto Amato e il batterista Giampiero Prina.           

Nel 2002 incide “SONG BOOK”, nato dalla collaborazione con l’autore e cantante Luca Lapenna, dove Emmanuele fa esclusivamente uso  della grande orchestra.

 Ha diretto:  dal 1987 al 1995 la City Brass Orchestra, dal 1998 al 2001 la “Big Band-It”di Como, incidendo il cd “O’ SOLE MIOPE”.

Dal 2003 dirige proprie Big BandJazz punto itdella quale fanno parte musicisti come: Giulio Visibelli, Achille Succi, Tino Tracanna, Beppe Caruso, Roberto Rossi, Alberto Mandarini, Stefano Bagnoli, Marco Ricci e altri (con questa formazione incide un album per la Splas(h) rec. “JAZZ PUNTO IT”); – Giuseppe Emmanuele Orchestra (visibili 3 video su You Tube) partecipando al “Festival Jazz di Chiasso (dove ospita la vocalist francese Anne Ducros e, per la quale, arrangia gli archi per l’album “EITHER WAY”). Altro progetto degno di nota è lo “String Quartet” dove all’abituale trio si affianca un quartetto d’archi.

 Altri dischi al suo attivo: con artisti vari “SICILIAN JAZZ COLLECTIONS vol II”; produce per la vocalist Maria Patti “FIVE” e “COME FLY WITH ME” scrivendone anche gli arrangiamenti; Gianni Bedori “CONTRO TEMPO”; Sandro Cerino “VIVALDI’S FOUR SEASONS”;  Felice Reggio “QUADRATI DI FATICA” e  “MIO CARO TENCO”; con varie formazioni, tra cui Attilio Zanchi e Danilo Moccia “LIVE AT EUROJAZZ” poi, con Alessandro Castelli “… NON E’ UNA MALATTIA…” e con la cantante Antonella Consolo il Philology “THE SECOND TIME AROUND”, del quale cura gli arrangiamenti per la big band.

 Adesso, sotto contratto per la EMI, è stato pubblicato su etichetta Blue Note  “NORTH SOUTH OR VV – The complete Score”, con ospiti: Claudio Fasoli, Paolo Fresu, Rudy Migliardi, Enrico Rava, Danilo Moccia, Pietro Tonolo, Francesco Manzoni, una big band e gli archi dei “Pomeriggi Musicali” di Milano.

Presente nelle compilation “THE BEST OF BLUE NOTE AT UMBRIA JAZZ” VOL 2; “BLUE NOTE PRESENTS THE BEST ITALIAN JAZZ”, “JAZZ MAGAZINE” VOL 43 e “JAZZ AT STUDIO TAPE”.

 Docente d’armonia jazz, orchestrazione e perfezionamento strumentale. Insegna presso il Conservatorio “Verdi” di Como “Laboratorio d’orchestra”.    

 

 

 

 

Concerto 10 maggio 2014 – Oggiono Sala Consiliare – ore 21.00

YURI GOLOUBEV

Yuri Goloubev - Fonte: www.Yuri Goloubev.com

Yuri Goloubev – Fonte: www.Yuri Goloubev.com

I musicisti come Goloubev al mondo sono davvero pochissimi. Dopo aver raccolto consensi in tutte le parti del globo nella sua prima vita da musicista classico, suonando ed incidendo per EMI e SONY (con una di queste incisioni nominata per Grammy), con nomi come Rostropovich e Bashmet, Galway e Quasthoff, dopo essersi trasferito in Italia nel 2004, si rivolge completamente verso il jazz. Attualmente si può vedere Goloubev partecipare ai più prestigiosi festival, come Umbria Jazz e London Jazz Festival, Montreux Jazz Festival e North Sea Jazz, e pubblicare album jazzistici per etichette musicali talmente importanti come Universal e ACT. La qualità della sua scrittura, accanto alla straordinaria padronanza dello strumento, ne fanno uno strepitoso musicista che pubblico e critica non si stancano mai di apprezzare.
Nato a Mosca nel 1972. Nel 2004, trasferitosi in Italia, si dedica esclusivamente alla musica jazz.

Si è laureato in contrabbasso nel 1995 presso il Conservatorio Caikovskij di Mosca, dove ha studiato anche composizione. Nel 2002 è stato il più giovane contrabbassista russo ad aver ricevuto dal Governo Russo il prestigioso titolo di “Artista ad Honorem della Federazione Russa”.

Dal 2007 al 2009 insegna al Centro Professione Musica (CPM), Milano, dal 2010 è professore di contrabbasso jazz presso il Conservatorio Statale F. Bonporti (Trento).

Collaborazioni con grandi jazzisti quali Kenny Werner, Enrico Pieranunzi, Gwilym Simcock, Tim Garland, Stan Sulzmann, Rick Margitza, Tullio De Piscopo, Rosario Giuliani, John Law, Paul Bollenback, Mike Serin, Miles Griffith, Shawnn Monteiro, Bill Smith, Klaus Gesing, Wolfgang Muthspiel, Julian Arguelles, Claudio Fasoli, Giovanni Falzone, Paolo Fresu, Francesco Bearzatti, Fabrizio Bosso, Michael Rosen, Benjamin Henocq, Mahnu Roche, Asaf Sirkis, Ron Horton, Guido Manusardi, Bebo Ferra, U.T. Gandhi, Glauco Venier, Andrea Dulbecco, Gabriele Mirabassi, Massimo Manzi e moltissimi altri.

Appare sui palcoscenici di importanti jazz festival come London Jazz Festival, Bangkok Jazz Festival, Leverkusener Jazztaege (Germania), Perth Festival (Australia), Umbria Jazz (Italia), North Sea Jazz (Olanda), Iseo Jazz (Italia), Piacenza Jazz Fest (Italia), Loulé Jazz Festival (Portogallo), Boheme Jazz (Russia), St.Petersburg Jazz Spring (Russia), Saalfelden Jazz Festival (Austria), Jazz Carnival (Ucraine), Jazzahead (Germania), Brecon Jazz Festival (Inghilterra), Estival Jazz Lugano (Svizzera)…

Ha partecipato a più di 80 registrazioni CD e ha scritto numerosi brani jazzistici e da camera, come anche trascrizioni che sono state pubblicate in Russia, Germania e negli Stati Uniti. Ha inoltre tenuto master-classes negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, Irlanda e Italia.Gli hanno dedicato ritratti riviste e giornali come Harper’s Bazaar, All About Jazz USA, Jazz Magazine, Jazzit, Corriere Della Sera, La Stampa e molti altri.

Il primo premio nel Concorso Nazionale degli studenti gli ha portato a diventare Primo Contrabbasso di “Ensemble XXI” Orchestra da Camera (1990 – 1991) diretta da Lygia O’Riordan; nella stagione 1991 – 1992 si esibiva con l’orchestra del Teatro Bolshoi di Mosca e dal 1992 al 2004 è stato Primo Contrabbasso di una delle più celebri orchestre da camera del mondo, I Solisti di Mosca di Yuri Bashmet. In questo contesto ha collaborato con alcuni dei massimi musicisti contemporanei come Gidon Kremer, Sviatoslav Richter, Mstislav Rostropovich, Barbara Hendricks, James Galway, Lynn Harrell, Thomas Quasthoff, Vladimir Spivakov, Maxim Vengerov, Shlomo Mintz, Sarah Chang, Mario Brunello, Uto Ughi, Kim Kashkashian – solo per citarne alcuni. Si è esibito nelle più importanti sale da concerto del mondo – Carnegie Hall di New York, Suntory Hall di Tokyo, Concertgebouw di Amsterdam, Musikverein di Vienna, Salle Pleyel di Parigi, Royal Albert Hall di Londra, Palacio de Bellas Artes nel Messico, Sydney Opera House, Palais des Beaux Arts di Bruxelles, Accademia di Santa Cecilia a Roma, Megaron di Atene, Gewandhaus di Lipsia e in grandi festival come Bath Music Festival (Gran Bretagna), Omaggio a Roma (Italia), Casals Festival (Puerto Rico), Festival di Perth (Australia), Prestige de la Musique (Francia), Kuhmo Chamber Music Festival (Finlandia), Hong Kong Festival of the Arts e molti altri.

CONCERTO 10 maggio 2014 – Oggiono – Sala Consiliare – ore 21.00

Ospite della terza serata della rassegna Oggiono Musica 2014, sara’ Marco Detto, che ci proporra’ un programma per Pianoforte Solo.

Ve lo presentiamo di seguito:

MARCO DETTO nasce a Milano nel 1962. Studia violoncello ed in seguito si dedica da autodidatta allo studio del pianoforte. Esordisce professionalmente nel 1982 collaborando come sideman in diverse formazioni jazzistiche. Nel 1987 da vita alla prima formazione jazzistica a suo nome privilegiando il trio, e si esibisce in numerosi jazz club in Italia ed in Europa. Nel 1992 incide il suo primo lavoro di standards “Falling in jazz whit love” con Marco Ricci e Giorgio Di Tullio e con la medesima formazione nello stesso anno incide un lavoro di brani originali “I sogni di Dick”.

Marco Detto Fonte: www.marcodetto.com

Marco Detto Fonte: www.marcodetto.com

Nel 1994 ha un’importante collaborazione con Palle Danielsson e Peter Erskine con i quali incide “La danza dei ricordi”. Nel 1998 incide con Marco Ricci e Stefano Bagnoli “Altrove”, un lavoro di composizioni originali. Con la stessa formazione, nel 1999 incide “In the air”. Nel 2000 viene chiamato personalmente da Eddie Gomez a suonare nel suo gruppo con Lenny White e Jeremy Steig, sostituendo McCoy Tyner e Chick Corea nel “IV Festival Internazionale di Musica Classica e Jazz sull’Isola d’Elba”; da questo felice incontro nasce nel 2001 il cd “What a wonderful world” registrato a New York con Eddie Gomez e Lenny White e a cui farà seguito un tour in Italia. Nel 2003 incide “Django” con Massimo Manzi alla batteria e Marco Ricci al contrabasso; ottimamente recensito in Giappone dalla rivista jazz “Sunny Side”, rimane nella classifica da loro redatta per 2 mesi al secondo posto. Nel 2004 incide “Da Lontano” sempre con Massimo Manzi e Marco Ricci, un lavoro di composizioni originali, molto apprezzato e ottimamente recensito.

Nel 2005 l’etichetta giapponese Sound Hills ristampa “What a Wonderful World”. Nel 2006 incide “BlueStones” (tutte composizioni originali), con Mauro Beggio, Stefano Profeta, Kyle Gregory, Antonello Monni e Guido Bombardieri. “Lasciarsi andare”, un brano di questo lavoro ha ricevuto “l’Honorable Mention” nella categoria jazz all’International Songwriting Competition 2006(ISC). Nel 2006 incide anche un lavoro di piano solo “Ripples”.

E’ ospite in diverse trasmissioni radiofoniche su Rai Radio Tre. Ha curato gli arrangiamenti musicali degli spettacoli teatrali dell’ associazione culturale ” NOEHMA Servi di Scena” diretta dalla prof. Teresa Pomodoro nel carcere di Opera e di San Vittore, nel Teatro Strelher e presso l’ Università “La Statale” di Milano. Parallelamente all’attività che lo vede impegnato come leader, ha collaborato con lo storico chitarrista Franco Cerri, con il quale ha inciso “Ieri e oggi”; con la cantante Lorena Fontana con la quale ha inciso “Guccini in jazz”; nel quintetto del sassofonista Antonello Monni con il quale incide “Friends”, con la cantante Sabrina Sparti, con la quale ha inciso “The Angel’s Whisper and Shout”. con la cantante Beatrice Zanolini con la quale ha inciso “On the Fly”. Nel 2010 finalista con il brano “Correndo Lontano “ tratto dal suo ultimo lavoro “In the meantime” nella categoria jazz all’International Songwriting Competition 2010 (ISC)

Marco Detto - Fonte: www.marcodetto.com

Marco Detto – Fonte: www.marcodetto.com

Oltre alla promozione del suo ultimo lavoro “In The MeanTime”, attualmente ha in attivo diversi progetti: con il gruppo WhiteBlack, ( B.Zanolini voce, M.Detto piano, M.Ricci bass, A.Fusco drums, G.Visibelli sax) formazione che nasce dall’unione musicale e dall’amicizia di talenti artistici con percorsi diversi; con il duo “HD” duo (M.Detto piano, G.Hoffer corno); con il duo M.Detto piano & M.Bianchi vibraphone; con S.Spartivoice & M.Detto piano; e con Mitteleuropa Ensemble Chamber Quartet.

Da sempre affianca l’attività concertistica con l’attività didattica.

Marco Detto Trio

Marco Detto Trio

Collaborazioni internazionali:
Eddie Gomez, Lenny White, Peter Erskine,Palle Danielsson, Jeremy Staig, Bob Mover, Antony Moreno, Michel Portal, Paula West, Julius Farmer.

Ha suonato con:
A. Angiolillo, E. Bacchia, S. Bagnoli, M. Barbieri, G. Basso,M. Beggio, L. Begonia, M. Bianchi, R. Bianchi, G. Bombardieri, A. Borsari, F. Bosso, S.Borzachiello, M. Bozza, T. Bradascio, P. Brioschi, L. Campioni, G. Capiozzo, M. Carletti, M. Castiglioni, F. Cerri, G. Cifarelli, E. Cisi, S. Colnaghi, P. Conte, G. Coscia, P. Dalla Porta, S. D’Allora, P. Danielsson, M. De Aloe, B. De Filippi, E. Dettole, G. Di Tullio, P. Erskine, J. Farmer, L. Fedele, D. Oliveira Ferraz, R. Fioravanti, L. Fontana, M. Furian, A.Fusco, R. Gambarini, E. Gomez, K. Gregory, A. Guareschi, G. Hoffer, P. Leveratto, E. Lo Greco, G. Lo Greco, R. Lopez, A. Mandarini, T. Mangialaio, M. Manzi, C. Mayer, M. Micheli, R. Migliardi, L.Minetti, D. Minotti, D. Moccia, A. Monni, A. Moreno, M. Morriconi, B. Mover, S. Orlandi, P. Pelegatti, R. Piccolo, M. Pintori, M. Portal, G. Prina, S. Profeta, M. Ricci, T. Ricci, M. Rosen, S. Sparti, R. Sironi, E. Soana, J. Staig, V. Stefanini, L. Terzano, P. Tomelleri, F. Vallega, P. West,L. White, M. Vaggi, I. Valentini, G. Visibelli, L. Zadro, A. Zanchi, B. Zanolini ed altri.

 

Mostra: Leonardo e gli strumenti musicali – a Milano fino all’ 08.06.2014

A Milano, presso la Pinacoteca Ambrosiana, sarà possibile ammirare fino all’ 8 giugno la mostra dal titolo LEONARDO E GLI STRUMENTI MUSICALI, che raccoglie disegni e progetti che il genio rinascimentale dedicò alla musica e agli strumenti musicali.

 

Leonardo Da Vinci - Fonte: www.online-news.it

Leonardo Da Vinci – Fonte: www.online-news.it

Forse non molti sanno che Leonardo Da Vinci, tra le altre cose, era anche un eccellente musicista. Vasari, nel suo Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori,ci racconta che Leonardo conquisto’ la corte dei Gonzaga, a Milano, recando in dono a Lorenzo il Magnifico una lira in argento a forma di teschio di cavallo che aveva costruito lui stesso e che sapeva suonare in modo meraviglioso.

Tamburo Meccanico - Fonte : Veneranda Biblioteca Ambrosiana

Tamburo Meccanico – Fonte : Veneranda Biblioteca Ambrosiana

 Il rapporto di Leonardo con la musica fu molto intenso, nonostante il Maestro Da Vinci si considerasse principalmente un pittore ed ambisse a cancellare quella differenza tra musica e pittura che vedevano la prima  da secoli tra le arti liberali e per questo di grado più elevato. Scrive Leonardo: “La musica non è da essere chiamata altro che sorella della pittura.[..]. Ma la pittura eccelle e signoreggia la musica perché essa non muore immediate dopo la sua creazione, come fa la sventurata musica, anzi, resta in essere, e ti si dimostra in vita quel che in fatto è una sola superficie” ( dobbiamo ricordarci che all’epoca non esistevano supporti che permettessero di “conservare” la musica nel tempo).

Metodo per sollevare una campana in cima a un campanile e strumenti meccanici vari - Fonte: Veneranda Biblioteca Ambrosiana

Metodo per sollevare una campana in cima a un campanile e strumenti meccanici vari – Fonte: Veneranda Biblioteca Ambrosiana

 Molto spesso Leonardo si avvale di metafore musicali per descrivere problematiche inerenti la pittura, dimostrando di essere affascinato dal mondo dei suoni e dalle sue inaspettate potenzialità. Questa mostra, che raccoglie progetti e disegni del Codice Atlantico, svela come attraverso la musica e gli strumenti musicali ( mezzi tangibili per la realizzazione dei suoi studi di acustica) Leonardo studiasse il mondo della natura e come provasse ad immaginare nuove tecniche ibride per produrre il suono.

 

Carro Automatizzato per Rappresentazioni Teatrali - Fonte: Veneranda Biblioteca Ambrosiana

Carro Automatizzato per Rappresentazioni Teatrali – Fonte: Veneranda Biblioteca Ambrosiana

 Vi rimandiamo al sito della Biblioteca Ambrosiana per maggiori informazioni su orari e prezzi.