La tromba appartiene alla famiglia degli ottoni.
Parti della Tromba. Fonte: online-jazz.net
Si costruisce partendo da una spirale grezza di ottone e viene assemblata con una complessa sequenza di frammenti conici, partendo dalla parte piu’ stretta ( vicino all’imboccatura ) ed arrivando alla campana. In seguito, vengono saldati i pistoni e tutti i rinforzi che le conferiscono una maggiore stabilità.
La campana ( svasatura con la quale termina lo strumento ) può essere composta da due pezzi e saldata allo strumento nel punto dove svanisce ( nel caso di trombe di minore qualita’) oppure essere ottenuta da una lamina unica con il corpo dello strumento ( nei modelli professionali) .
Il suono viene prodotto utilizzando le labbra del suonatore come se fossero un’ancia: l’aria viene immessa grazie alla vibrazione delle labbra a contatto con il bocchino. A differenza di quanto avviene con il clarinetto o il sax, in cui le diverse note si ottengono modificando la lunghezza colonna d’aria tramite le chiavi, qui e’ il musicista stesso che modificando la pressione del flusso di aria immesso e l’apertura labiale decide quale nota suonare: più l’apertura labiale e’ grande e minore e’ la pressione, più le note emesse saranno gravi.
Bocchino. Fonte: Musiclandia.eu
Diversamente da quanto si potrebbe pensare, i pistoni , si utilizzano per alterare il percorso dell’aria all’interno dello strumento, variando quindi la tonalità in cui si suona. In corrispondenza dei tre pistoni, si trovano tre pompe: vicino alla prima e alla terza, si trovano degli anelli che servono ad aggiustare quelle note che non sono perfette a causa della conformazione dello strumento. Questi ultimi, sugli strumenti di ultima generazione, non vengono quasi più utilizzati.
L’estensione della tromba dipende quindi non tanto dallo strumento, quanto dalla tecnica e dalla muscolatura ben allenata dello strumentista.
Pistoni. Fonte: digilander,libero.it
Il bocchino, posto all’inizio dello strumento e la campana, posta alla fine, permettono invece di modificare il diametro del canneggio, contenendo ed amplificando lo stesso. Esistono diversi tipi di bocchino, che consentono di ottenere particolari sfumature di suono: più profonda e’ la tazza ( parte iniziale del bocchino) più il suono che si otterrà sarà caldo e scuro. La scelta del bocchino e’ molto individuale, dipende dalla conformazione delle labbra e dei denti,oltre che dal risultato finale che ciascuno vuole ottenere.
La tromba principale che viene utilizzata nella Banda, così come in tutti i generi musicali e’ quella in Sib. Nell’ambito della musica classica, specialmente in orchestra invece si predilige la tromba in do, costruita con il medesimo principio, semplicemente con un canneggio un po’ piu’ corto, ma sono anche utilizzate quella in Mib ed in Re oltre al trombino ( che suona un’ottava sopra la tromba), con il quale si eseguono i concerti di Haydn ed i concerti brandeburghesi di Bach.
Tromba in sib. Fonte: suoniestrumenti.it
« Il primo musicista jazz fu un trombettista, Buddy Bolden,
l’ultimo sarà un trombettista, l’arcangelo Gabriele »
Wynton Marsalis
Guarda come si costruisce la tromba